Aglianico – Wine Spectator, 30 Aprile 2019
L’illustre rivista Wine Spectator annovera Terredora Di Paolo nella pubblicazione di Aprile 2019, dedicando un articolo della giornalista Alison Napjus all’Aglianico, uno dei vitigni più rappresentativi dell’Italia Meridionale.
Interessante il focus sulle differenti caratteristiche territoriali ed organolettiche dell’Aglianico prodotto in Campania e in Basilicata.
In particolare l’Aglianico nella verde Irpinia è coltivato in aree chiuse tra le montagne, il cui clima, tipico dell’entroterra, si caratterizza per importanti escursioni termiche. Pur con diverse espressioni territoriali, qui dà vita a vini di notevole eleganza e tannini aitanti. Il profilo aromatico è intenso, ha sentori di fruttato e di speziato e note di liquirizia.
Daniela Mastroberardino, menzionata nell’articolo, interpreta l’Aglianico come un vino austero, tannico, corposo, con profumi intensi di frutti rossi, di vibrante tensione e longevità. Al palato denota grande struttura, è caldo, avvolgente, con una trama tannica di seducente mineralità.
Per la più blasonata denominazione dell’Aglianico, il Taurasi, Terredora viene annoverata con due etichette in quest’articolo:
-Taurasi Pago dei Fusi 2010, con 93 punti;
-Taurasi Fatica Contadina 2012, con 92 punti.
Il Taurasi Pago dei Fusi 2010 nasce dalla omonima vigna di Pietradefusi, sita ad altitudini contenute, quando si parla d’Irpinia. I terreni sono di medio impasto, ricchi di sostanza organica e minerali così come anche più mite è il clima. In generale, perfetto è mix di condizioni per una vigna vigorosa. L’annata è brillante, vellutato, corposo il vino dai sentori di liquirizia e cioccolato.
Il Taurasi Fatica Contadina 2012 è prodotto da uve provenienti dalle vigne di Lapio e Montemiletto, con terreni dalla forte pendenza e suolo argilloso-calcareo. Pur complessa l’annata, il vino risulta corposo, di notevole struttura dai tannini esplosivi, con note di frutti rossi e spezie.