D. Mastroberardino

Nei giorni in cui l’afa raggiunge l’apice in Italia, io mi ritrovo in Oriente ed uscire all’aperto, tante volte, è come aprire un forno e una zaffata di calore ti investe. Decido di comprarmi un ventaglio. Posso provare così a combattere la calura di questi giorni, quando non cammino sottoterra, qui tutto è un efficiente e condizionato sistema di treni e metropolitane, le cui uscite sono anche in tanti centri commerciali.  Tutti i luoghi chiusi, con l’aria condizionata sparata a palla, mi sembrano un’ancora di salvezza, così come mangiare cubetti di ghiaccio: sono questi i miei piccoli rimedi per sopravvivere.

Sono qui per lavoro e, come in passato, mi aspettavo che la mia permanenza a Tokyo sarebbe scorsa un pellegrinaggio di pizzerie e ristoranti italiani, invece il mio programma, stavolta, include delle piacevoli novità che mi stanno permettendo di conoscere il Giappone un po’ meglio.

Domenica sera cena in uno dei locali di Ginza specializzato in shabu shabu.

D. Mastroberardino

Wine Spectator, May 2015

Terredora Di Paolo Reviewed by Alison Napjus of Wine Spectator

2013 Terredora Di Paolo Loggia della Serra Greco di Tufo DOCG - 88 pts.

“Open-knit and fresh, with a floral overtone and juicy acidity framing the flavors of persimmon, pineapple, honeyed almond and light spice.” -Alison Napjus

Wine Spectator, Maggio 2015

Terredora Di Paolo Recensione di Alison Napjus, Wine Spectator

2013 Terredora Di Paolo Loggia della Serra Greco di Tufo DOCG - 88 punti

“Tessitura ampia e caratterizzata da freschezza, con una sfumatura floreale e acidità succosa in una cornice di cachi, ananas, mandorla miele e spezie leggermente.” -Alison Napjus

D. Mastroberardino

Wine Spectator, May 2015

Terredora Di Paolo Reviewed by Alison Napjus of Wine Spectator 

2008 Terredora Di Paolo Pago dei Fusi Taurasi DOCG - 92 pts.

“Well-knit, with a fleshy, mouthwatering palate of ripe plum, black cherry, chopped herb, grilled lamb, bergamot and tarry smoke.” -Alison Napjus

Wine Spectator, Maggio 2015

Terredora Di Paolo Recensione di Alison Napjus, Wine Spectator 

2008 Terredora Di Paolo Pago dei Fusi Taurasi DOCG - 92 punti

“Bella tessitura, con un carnoso palato da acquolina in bocca: prugna matura, amarena, erba tagliata, agnello alla griglia, bergamotto e fumo catramoso.” -Alison Napjus

D. Mastroberardino

Wine Spectator, May 2015

Terredora Di Paolo Reviewed by Alison Napjus of Wine Spectator

2012 Terredora Di Paolo Aglianico Campania IGT - 88 pts.

“Bright and well-balanced, with tangy flavors of dried cherry and cranberry, herb-marinated black olive, smoke and ground anise.” -Alison Napjus

Wine Spectator, Maggio 2015

Terredora Di Paolo Recensione di Alison Napjus, Wine Spectator

2012 Terredora Di Paolo Aglianico Campania IGT - 88 punti

“Di colore brillante, ben equilibrato, con sapori piccanti della ciliegia secca e mirtilli, erbe marinato olive nere, fumo e anice terra.” -Alison Napjus

D. Mastroberardino

Wine Spectator, May 2015

Terredora Di Paolo Reviewed by Alison Napjus of Wine Spectator

2013 Terredora Di Paolo Loggia della Serra Greco di Tufo DOCG - 88 pts.

“Open-knit and fresh, with a floral overtone and juicy acidity framing the flavors of persimmon, pineapple, honeyed almond and light spice.” -Alison Napjus

Wine Spectator, Maggio 2015

Terredora Di Paolo Recensione di Alison Napjus, Wine Spectator

2013 Terredora Di Paolo Loggia della Serra Greco di Tufo DOCG - 88 pts.

 “Trama ampia, fresco, con una sfumatura floreali; la succosa acidità incornicia i sapori di cachi, ananas, mandorla miele e lievemente di  spezie. Da bere subito"- Alison Napjus

D. Mastroberardino

 

Era una domenica sera d’inizio giugno ed ero decisamente di cattivo umore. Il mio weekend nel Maine non era andato come l’avevo sognato… Quando avevo deciso di concludere a Portland la mia prima settimana di lavoro di questo viaggio negli States, avevo dato per scontato che avrei trovato una mite temperatura estiva, invece non è andata affatto così. Il lunedì precedente, mentre stavamo atterrando a Boston, io che non parlo tedesco, intuisco che avrei trovato 9°C.. Ho sperato, inutilmente, fosse un incubo, era il 1 di giugno in fin dei conti… L’annuncio in inglese non ha lasciato spazio all’illusione… Sono così piombata in quella che mi è sembrata la coda di un inverno potendo contare su vestiti e scarpe estive, un solo cardigan di lana, quello della foto, e un’ampia sciarpa che, nei programmi, doveva proteggermi dall’aria condizionata americana. Proprio vero: quando i viaggi ti portano così lontano da casa è d’obbligo un controllo delle previsioni del tempo prima di fare la valigia. Bene il lavoro, ma dire che aspettavo, impazientemente, di rifugiarmi al caldo è un eufemismo.